Istituto Comprensivo Gozzi Olivetti

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Notizie

Webinar per i genitori - Salone dell'Orientamento

Gentilissimi genitori,

nell'ambito delle iniziative propedeutiche al Salone dell'Orientamento, vi segnaliamo una serie di webinar calendarizzati nel mese di Maggio 2021 come da programma allegato.

Si tratta di incontri rivolti in particolare alle famiglie degli allievi che frequentano la classe seconda della scuola secondaria di primo grado, a insegnanti, a educatori e a tutti coloro che accompagnano i ragazzi/e durante la crescita e nei momenti di transizione.

Alleghiamo, oltre al programma, i volantini in formato pdf in varie lingue.

All'interno del programma sono indicati i link a cui collegarsi per partecipare.

 

Rientro a scuola il 7 aprile (fino alla prima media inclusa)

Da mercoledì 7 aprile rientrano a scuola le sezioni della scuola dell'infanzia e le classi della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado.

Le classi seconde e terze della scuola secondaria seguono la diddattica a distanza fino al perdurare della "zona rossa" (previsto al momento fino al 20 aprile), fatto salvo il diritto alla frequenza in presenza per gli allievi con bisogni educativi speciali.

Allegati:
Scarica questo file (Nota_USR_4142.02-04-2021.pdf)Nota_USR_4142.02-04-2021.pdf[ ]184 kB

DPCM 2 marzo, Ordinanza 33 del Presidente della Giunta regionale, chiarimenti e Circolari organizzative della scuola: dal 15 marzo siamo in zona rossa

Si pubblicano in allegato i documenti utili.

A questo link

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/coronavirus-piemonte-ordinanze-circolari-disposizioni-attuative

sono consultabili tutte le disposizioni della Regione.

Con nota 2466 del 7 marzo 2021 l'Ufficio scolastico regionale ha chiarito che non trovano applicazione le altre fattispecie richiamate nella nota AOODPIT del 4 marzo 2021, n. 343 e non contemplate nel decreto del Presidente della Giunta Regionale, 5 marzo 2021, n. 33, adottato in conformità al nuovo dPCM.

 

Le circolari n. 80 e 81 disciplinano, da lunedì 15 marzo e fino a nuova comunicazione, per tutte le sezioni di scuola dell'infanzia e per tutte le classi della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, la gestione della didattica a distanza e la presenza a scuola degli allievi che ne hanno diritto.

Allegati:
Scarica questo file (Nota_USR_3017.13-03-2021.pdf)Nota_USR_3017.13-03-2021.pdf[Nota dell'Ufficio scolastico regionale]190 kB
Scarica questo file (C_17_notizie_5367_0_file.pdf)C_17_notizie_5367_0_file.pdf[Ordinanza del Ministro della Salute]1639 kB
Scarica questo file (circolare_81_Istruzioni in caso di chiusura per le classi della scuola secondaria di I grado.pdf)circolare_81_Istruzioni in caso di chiusura per le classi della scuola secondaria di I grado.pdf[in caso di chiusura totale delle scuole secondarie di I grado]252 kB
Scarica questo file (circolare_80_Gestione didattica scuola primaria e scuola dell’infanzia in caso di chiusura.pdf)circolare_80_Gestione didattica scuola primaria e scuola dell’infanzia in caso di chiusura.pdf[in caso di chiusura delle scuole dell'infanzia e della scuola primaria ]254 kB
Scarica questo file (circolare_79_Situazioni in presenza per le classi II e III secondaria di I grado.pdf)circolare_79_Situazioni in presenza per le classi II e III secondaria di I grado.pdf[circolare valevole per la settimana 8-12 marzo]240 kB
Scarica questo file (circolare_78_Decreto del Presidente della Giunta regionale 33 del 5 marzo 2021 - Didattica a distanza classi II e III secondaria di I grado .pdf)circolare_78_Decreto del Presidente della Giunta regionale 33 del 5 marzo 2021 - Didattica a distanza classi II e III secondaria di I grado .pdf[ ]139 kB
Scarica questo file (ordinanza_33.pdf)ordinanza_33.pdf[ ]388 kB
Scarica questo file (DPCM 2mar21.pdf)DPCM 2mar21.pdf[ ]2692 kB

27 gennaio - Giorno internazionale della Memoria

Oggi, 27 gennaio, ricorre l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche, avvenuto nel 1945. 

Si celebra oggi in tutto il mondo il Giorno della Memoria, per "ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati" (Art. 1 della Legge 111/2000).

Questa, nei fatti e nelle parole della Senatrice a vita Liliana Segre, allora bambina, la persecuzione fascista contro gli ebrei; ed era soltanto l’inizio.

 

Mi chiamo Liliana Segre, sono nata a Milano nel 1930 e a Milano ho sempre vissuto. La mia famiglia era ebraica agnostica, cioè non frequentavamo il Tempio o ambienti ebraici. Io ero una bambina amatissima, vivevo in una bella casa della piccola borghesia, insieme a mio padre e ai miei nonni paterni, in quanto la mia mamma era morta poco dopo la mia nascita. Mi ricordo la sera di fine estate del 1938: avevo fatto la prima e la seconda elementare in una scuola pubblica del mio quartiere, quando mio padre cercò di spiegarmi che siccome eravamo ebrei, non sarei più potuta andare a scuola. Quel momento ha segnato una cesura tra il prima e il dopo; era difficile per mio padre, con un sorriso commosso, spiegarmi quel fatto: io che mi sentivo così uguale a tutte le altre bambine, invece ero considerata diversa. Mi ricordo la fatica di dover cambiare scuola e di non dover dire mai niente nei primi giorni nella nuova scuola di quella che io ero al di fuori delle mura scolastiche. Le bambine con le quali ero stata a scuola nei primi due anni, quando le incontravo per strada, mi segnavano e dicevano che io non potevo più andare nella loro scuola in quanto ero ebrea. Io sentivo e vedevo quelle risatine e non capivo perché facessero così. Mi ricordo come cambiò la nostra vita: ad esempio suonavano alla porta, mia nonna andava ad aprire ed io dietro di lei; erano dei poliziotti che venivano a controllare i documenti. Mia nonna, piemontese, li faceva accomodare in salotto e offriva loro dei dolcetti e questi rimanevano spiazzati, in quanto dovevano trattarci da “nemici della patria”; noi che nella nostra famiglia avevamo avuto mio zio e mio padre ufficiali nella Prima Guerra Mondiale, loro che si ritenevano italiani, patrioti. […]

Gli anni di persecuzione si snodarono uno dopo l’altro, le leggi razziali fasciste erano così umilianti, perché avevano deciso che questa minoranza (35.000 – 37.000 ebrei italiani di allora) fosse declassata a cittadini di serie B. Era difficile essere cittadini di serie B, in una zona grigia come la nostra; la solitudine si faceva tangibile vedendo coloro che finora erano stati amici, allontanarsi da noi, perché è

sempre facile essere amici di chi è sulla cresta dell’onda, ma non di quelli che sprofondano inesorabilmente.

 

Vale la pena leggere l’intera testimonianza, che si trova qui:

 

https://www.unive.it/pag/fileadmin/user_upload/dipartimenti/DSLCC/documenti/DEP/numeri/n2/11-Testimonianza_Segre.pdf

 

Liliana Segre conclude così:

Ma se ogni tanto qualcuno sarà candela accesa e viva della memoria, la speranza del bene e della pace sarà più forte del fanatismo e dell’odio dei nostri assassini.

Siate voi, siamo tutti, oggi e domani, candela accesa e viva di questa memoria.

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